
Alberto Ferretto/Fabrica
CHAIR No4 - SEARCHING FOR CASSIOPEIA
Per capire il vero valore di una sedia dobbiamo prendere atto che essa non è fatta solo per sedersi. In ogni casa, ufficio o spazio pubblico c’è una sedia che ha un ruolo alternativo! Il linguaggio della sedia è stimolante per la "sinfonia" di linee, superfici e giunzioni che essa presenta. La sedia può avere anche altri ruoli: può essere un tavolino dove impilare dei libri o dove gettare inavvertitamente un asciugamano bagnato; lo schienale della sedia a volte è addirittura più comodo di un appendiabiti ben progettato. Le dimensioni e il peso di una sedia permettono a qualunque essere umano di trasportarla, trascinarla o impilarla. Inoltre, data la grande quantità di sedie presenti al mondo (circa 71 miliardi), c’è sempre qualche sedia a portata di mano. Se ci riflettiamo un attimo, ci rendiamo subito conto di quante volte abbiamo utilizzato una sedia con uno scopo diverso da quello per cui era nata. Un esempio è quando utilizziamo una sedia come scala per raggiungere degli oggetti posizionati in alto. Stare in piedi sopra una sedia è una cosa fantastica, magnifica, quasi indescrivibile. Non c'è bisogno di nessuna attrezzatura speciale e inoltre non bisogna fare grandi sforzi poiché la sedia è già stabile e alta di suo. La bellezza di questo tipo di situazioni sta nella disattenzione con la quale accadono. Esse succedono in modo intuitivo, grazie all’ingegnosità umana e a alla presenza di una sedia comoda. Questi gli elementi che hanno ispirato il Dipartimento Design di Fabrica nella progettazione della collezione di sedie "Searching for Cassipeia". Il pezzo n° 4 sembra una scultura domestica: una sedia con uno schienale basso si estende infatti in una superficie alta che si può raggiungere solo se si sta in piedi sul sedile. Il ripiano fa affidamento sulla sedia per la sua stabilità strutturale che sporge rispetto alle tre gambe e dove si può rispecchiare il sedile invertito. Questa forma geometrica permette la deconcentrazione del ripiano rispetto al piano della sedia stessa, dando vita ad una composizione indipendente e, allo stesso tempo, co-esistente alla sedia. Questa sedia è quindi sia prolungamento letterale che concettuale della sedia di base, quella più umile. Come ogni buona sedia fa il proprio dovere e anche di più. Alla ricerca di Cassiopeia è un progetto collaborativo di Fabrica e l’Italian Chair District. Le 12 sedie originali sono il frutto di un workshop tra i designer di Fabrica e i lavoratori del Distretto. Il progetto è stato lanciato al Salone del Mobile di Milano 2012 e si evolverà in una serie di mostre itineranti e workshop. (2.998) More info: www.fabricafeaures.com
Alberto Ferretto/Fabrica