
Pantone. Storia del XX secolo a colori
Leatrice Eiseman, Keith Recker
Rizzoli editore
http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/libro/4960_pantone_eiseman_recker.html
UN PANTONE SULLA CAMICIA DI JAMES DEAN
Raccontare un periodo storico attraverso un insieme di colori è possibile?
Il libro edito dalla Rizzoli “Pantone®, storia di un secolo a colori” sostiene che è possibile.
Oggetti di uso quotidiano, campagne pubblicitarie, mode che cambiano, politica, cronaca, architettura, cinema, design. Tutto è colore. Il XX secolo e le sue icone diventano il paradigma attraverso il quale leggere la nostra vita quotidiana. Le icone di stile che, meglio di altre, hanno saputo cogliere il senso del loro tempo, sono anche quelle che oggi rappresentano icone di riferimento.
Se parlassimo di un Pantone 7625, difficilmente potremmo associare a questa tinta rossa un’immagine altrettanto specifica o il ricordo di un oggetto che abbiamo visto da piccoli. Al contrario, se considerassimo questo colore e lo mettessimo in relazione alla foto di Jeames Dean in Gioventù bruciata, non potremmo non ammettere che una relazione tra questi due segnali visivi esiste. Oppure possiamo riferirci a ricordi e connessioni assolutamente private e soggettive ma comunque condivisibili. Io ad esempio agli anni ’70 associo il colore verde scarabeo del caftano di mammà, rimasto intatto nell’armadio, così come il colore salmone di un ghiacciolo gusto tropical, in me evoca con precisione l’adolescenza e tutti gli anni ’80.
Nel libro di cui parliamo in questo articolo, si citano molti esempi e si raccontano molte curiosità che spiegherebbero come la presenza di un determinato colore in un determinato periodo storico non sia mai determinata dal caso. Ad esempio il nero (traccia della sofferta conquista dei diritti civili afroamericani a metà degli anni ’60 negli stati uniti) che irrompe nelle sedie Panton Vitra, che entra nei fondi delle foto pubblicitarie, che appare come volto di una modella sulla copertina di LIFE, è solo un esempio tra i tanti disponibili.
Che la Pantone® si proponga, attraverso le sue scale cromatiche, come unità di misura e codifica internazionale di riferimento non è una scoperta, è un dato di fatto, perciò non è questo l’aspetto interessante del libro. Interessante invece è la panoramica ben documentata e spiegata di ciò che è accaduto in passato e degli eventi che hanno influito sulla nostra società e di come essi si siano poi tradotti in linguaggio cromatico diffuso e declinato in larga scala. Ci offre la possibilità di riflettere su un altro dato di fatto: viviamo immersi in oggetti e immagini che ci dicono molto di più di quel che, a un primo sguardo, siamo in grado di cogliere.
Un codice cromatico (fatta eccezione per le convenzioni stabilite a priori per fini professionali e pratici) non necessariamente ha un valore universalmente condiviso, perciò questo libro non basta a spiegare tutto. Molti specialisti e intellettuali hanno cercato di identificare un codice cromatico comune e universale e non pare ci siano riusciti. Altri, come Derek Jarman, hanno definito un proprio codice cromatico totalmente soggettivo e anarchico. Nel caso di Jarman, l’atto poetico del trovare un colore, diventa atto di denuncia sociale. Come malato di HIV, scaraventato ai margini della società americana del suo tempo come il più pericoloso e terribile degli esseri viventi, Derek Jarman ha usato i colori come proiettili. Anche quest’anarchia cromatica è una testimonianza del tempo a cui appartiene tanto quanto il libro che vi propongo.
Pantone. Storia del XX secolo a colori
Leatrice Eiseman, Keith Recker
Rizzoli editore
http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/libro/4960_pantone_eiseman_recker.html
Pantone. Storia del XX secolo a colori
Leatrice Eiseman, Keith Recker
Rizzoli editore
http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/libro/4960_pantone_eiseman_recker.html
Derek Jarman Ubulibri editore
Chroma
Un libro sul colore